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Spoiler in arrivo per i fan di Phoenix di Stephanie Phillips: il numero 14 non segnerà soltanto un nuovo capitolo legato a Jean Grey, ma porterà con sé il ritorno inatteso di due personaggi rimasti a lungo nel dimenticatoio della Marvel, Rook’Shir e Fongji-Wu. Due ospiti della Fenice che non comparivano da anni e che ora promettono di ridefinire ancora una volta la leggenda dell’entità cosmica.

Rook’Shir, realizzato da Ed Brubaker e Billy Tan in Uncanny X-Men #479 (2006), fu il primo Shi’Ar a entrare in contatto con la Fenice. Criminale spietato, usò il potere cosmico per minacciare genocidio su scala interplanetaria, venendo fermato quasi subito dalla Guardia Imperiale. La sua comparsa fu fulminea: introdotto e ucciso nello stesso numero. Eppure, nonostante la brevità, il personaggio rimase come simbolo dell’aspetto più oscuro e incontrollabile della Fenice. Il suo ritorno, a distanza di quasi vent’anni, lascia intuire che Phillips intenda approfondire proprio quel lato distruttivo dell’entità.

Molto diverso invece il caso di Fongji-Wu, ideata da Brian Michael Bendis e Mike Deodato in New Avengers nn. 25–27 (2012), durante l’evento Avengers Vs X-Men. La sua origine affonda in una profezia del maestro Yu-Ti di K’un-Lun, che aveva previsto una giovane dai capelli rossi e dagli occhi verdi destinata a essere Fenice. Addestrata come Iron Fist, Fongji divenne un ibrido unico, capace di unire il Chi del Drago al potere cosmico di Fenice, mantenendone il controllo. 

Dopo il suo breve arco narrativo, però, il personaggio scomparve del tutto dalle trame principali. Il ritorno in Phoenix #14 rappresenta un recupero significativo di una figura rimasta finora marginale ma ricca di potenzialità. Questi recuperi non appaiono semplici richiami nostalgici. Fenice, nella tradizione Marvel, è stata raccontata quasi sempre con Jean Grey, ma l’entità non appartiene esclusivamente a lei: si tratta di una forza ciclica, che nei secoli e i mondi scegliendo ospiti molto diversi tra loro. Portare nuovamente in scena Rook’Shir e Fongji-Wu significa ricordare ai lettori che la Fenice è universale.

La scelta di Phillips può essere letta come un’operazione di recupero storico della mitologia mutante, capace di soddisfare tanto i fan di lunga data, che apprezzano i riferimenti celati, quanto i nuovi lettori, che avranno occasione di scoprire aspetti in ombra. L’impressione generale è che la Marvel stia lavorando a una visione più ampia e corale della Fenice, in cui i suoi ospiti possano convivere.

Posted by at agosto 23, 2025
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