martedì 29 luglio 2025

I volumi erotici della IF lottano per sopravvivere in edicola

Da un annetto circa la Edizioni If, una casa specializzata in ristampe di vecchi fumetti, sta proponendo in edicola alcune serie a sfondo horror-erotico risalenti agli anni '70 del secolo scorso. Si tratta di volumetti corposi di 480 pagine in formato brossurato 12x17 al prezzo di 8,90 euro anche se il mese scorso sono passati a 9,90 euro (nel contesto generale degli aumenti stabilito da altri editori). Ma come stanno andando queste serie di pubblicazioni? In genere, IF è un editore che nella migliore delle ipotesi arriva a circa 3.000 copie, le quali possono sembrare miseria ma nel contesto del segmento di mercato delle ristampe d'epoca non è un cattivo dato, sia pure da ritenersi abbastanza residuale. 

A 3.000 copie non ci arriva nemmeno Bonelli con le sue linee di fumetti in volume distribuiti nel circuito librario ma dato che l'editore milanese investe anche in autori e in disegnatori, trattandosi di storie inedite, a confronto con IF è quest'ultima che, puntando su ristampe, vince alla distanza. Ma anche così fino a quando si potrà andare avanti con una prospettiva non migliorabile né invertibile nel medio-breve periodo di vendite generali in calo costante per tutti? In un post sul gruppo social Ediperiodici, ha risposto a alcune di tali domande il responsabile della linea Luca Laca Montagliani che presentava il secondo volume di Corna Vissute (il primo è uscito lo scorso anno quando il prezzo era ancora di 8,90 euro).

Montagliani: in generale le testate sono tutte sopra le 2000 copie di vendita. Come sai, per venderne due o tre mila devi stamparne almeno diecimila. E poi ci sono quelle che vanno in libreria con un conteggio a parte. Sicuramente, visto il periodo estivo, la distribuzione avrà ragionato in modo diverso ma, ripeto, non sono dentro alla questione e tirerei a caso (ma si riferiva anche alla lamentela di alcuni lettori che non riuscivano a trovare i volumetti della IF). E se si puntasse su formati più snelli dato che visti i tempi difficili per tutti, lasciare ad un edicolante una banconota di dieci euro per un solo fumetto è difficile, ha detto:

Più che un formato sottile che, in proporzione costerebbe di più, sono da mettere in atto diverse modalità d’acquisto. Tipo abbonamento o distribuzione in canali altri. Per ridurre la perdita di copie e dintorni. Non è facile e la razione di paura quotidianamente insufflata non aiuta. L'unico modo per invertire la tendenza non è tuttavia nelle dinamiche del mondo editoriale bensì in quello economico. Solo quando gli italiani avranno più soldi in tasca da spendere per beni di non prima necessità, allora si potrà pensare di aumentare le vendite dei fumetti. Fino a quel momento sarà una continua discesa verso la chiusura. E' inutile non considerare che fino a quando l'Italia sarà gestita da gruppi al soldo di entità internazionali a sfondo criminoso (come la cricca dietro il genocidio di Gaza) nulla cambierà in concreto.

Certo la situazione per questi volumi erotici della IF non è delle migliori stando a quello che ha detto il loro responsabile di linea. Vendono una media di 2.000 copie su una tiratura di 10.000 copie e ciò significa che l'80% della tiratura gli ritorna indietro (grande parte della quale, immaginiamo, andrà al macero perché i costi di magazzino spesso sono proibitivi). Il quesito che potrebbe porsi il lettore medio sarebbe dunque questo: perché stampate tante copie se ne vendete due su 10? La risposta sarebbe: per coprire tutte le edicole. E ok, ma a questo punto vi conviene ancora uscire in edicola con questi risultati così miseri? C'è anche da considerare il guadagno di ognuno che è dietro la linea di produzione? Quanto incassa chi si occupa della gestione di questi fumetti? Basta per campare o si fa solo per passione?

Nessun commento: