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Imperial War: Imperial Guardians #1, in uscita l’8 ottobre, inaugura una nuova diramazione dell’evento cosmico “Imperial”, portando al centro della scena il Super-Skrull, personaggio complesso e spesso sottovalutato del pantheon Marvel. La storia, firmata da Dan Abnett insieme a Jonathan Hickman, con i disegni di Cory Smith e un altro tizio italiano, promette un intreccio di intrighi galattici, tradimenti e battaglie che scuotono l’ordine interstellare.

L’intreccio costruito da Dan Abnett si inserisce negli eventi Marvel, dove politica intergalattica e conflitti personali si intrecciano fino a rendere indistinguibile la linea tra alleati e nemici. Hickman, che da tempo modella le architetture dell’universo Marvel, imprime alla storia un senso di ampiezza e di destino che si percepisce.

La componente visiva è altrettanto significativa: Maresca e Smith restituiscono l’ampiezza degli scenari spaziali e la tensione delle battaglie con un tratto pulito e dinamico, mentre le cover variant – tra cui spiccano quelle di Francesco Mortarino e Michele Bandini – sottolineano il carattere epico e corale dell’evento.

Al centro della vicenda, il Super-Skrull emerge come strumento del caos e figura tragica, divisa tra lealtà al suo impero e il sapere che il potere può corrompere chi si ritiene custode. In questo, Imperial Guardians sembra voler esplorare più a fondo il tema dell’identità e della manipolazione, in un universo in cui nulla è mai ciò che sembra — neppure il volto di chi combatte per salvare la galassia.

Più che un semplice spin-off, questo primissimo numero apre a una riflessione sul fragilissimo equilibrio tra ordine e libertà, mostrando ancora una volta come le saghe cosmiche Marvel riescano, dietro la spettacolarità delle battaglie stellari, a raccontare le stesse tensioni morali e politiche che attraversano il mondo reale.