Dopo una rissa tra Ciclope e l’Agente Lundqvist dell’ONE in X-Men #20 (scritto da Jed MacKay, disegnato da Netho Diaz, inchiostrato da Sean Parsons, entrambi i combattenti si ritrovano seduti in celle adiacenti per gli strascichi degli scontri. Pur continuando con le loro frecciatine con la stessa intensità con cui hanno scambiato colpi, non passa molto tempo prima che la conversazione diventi genuina e sincera, con i due che discutono delle proprie rispettive ideologie.
Il film si basa un futuro in cui il governo nipponico cerca di “educare con la paura” i giovani, costringendo studenti delle scuole superiori scelti a caso a combattere tra loro fino alla morte in una Battaglia Reale annuale. All’inizio agli studenti sono forniti vari rifornimenti, mappe e un’arma casuale, che può variare da semplici posate a armi.
Non sorprende che Battle Royale abbia inciso sui supereroi Marvel, considerando l’impatto che il film ha avuto negli anni successivi alla sua uscita. Oltre a essere un successo finanziario e ad aver generato un sequel (Battle Royale II: Requiem), il film ha stabilito un posto speciale nella cultura pop. Creatori come Quentin Tarantino e Edgar Wright hanno dichiarato di essersi ispirati a Battle Royale, e il film ha contribuito a creare un intero sottogenere che include franchise come Fate/stay night e Hunger Games, oltre a diversi videogiochi.
ONE, ovvero l’Office of National Emergency, fa parte dell’Universo Marvel dal 2005, quando è stata introdotta in Decimation: House of M - The Day After #1 da Chris Claremont, Randy Green e Aaron Lopresti. Formata prima, ma attivata dopo gli eventi di M-Day, ONE è stata pensata per rispondere a mutanti che potrebbero avere un impatto globale. Dopo la guerra contro Orchis, ONE è diventata una forza ancora più prominente, servendo come principale risposta del governo Usa a ogni potenziale minaccia mutante, reale o percepita.
0 comments:
Posta un commento