Con Absolute Wonder Woman #12, la DC pare aver giocato la carta della sorpresa, regalando ai fan un debutto che aspettavano senza annunciarlo nelle solicit ufficiali. È una scelta interessante, quasi un ritorno a quel senso di scoperta che un tempo rendeva la lettura dei fumetti settimanali "appuntamento imprevedibile". Kelly Thompson ai testi e Hayden Sherman ai disegni accompagnano ora Diana in un capitolo che mescola vittoria e perdita, rafforzando l’idea che ogni passo avanti dell’eroina abbia un prezzo da pagare.
È una Wonder Woman più investigativa e più immersa nel mistero, ma anche più esposta al rischio di scoprire verità personali difficili da accettare. Poi c’è l’attesa per il primo incontro tra la Absolute Wonder Woman e l'Absolute Batman. Una promessa che la DC ha deciso di piazzare come culmine di questo nuovo ciclo, quasi a dire ai fan che l’universo “Absolute” non è un esperimento laterale, ma un progetto centrale. La scena del “marchio di Ecate” a Gotham non è solo un gancio narrativo, è una dichiarazione di intenti.
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