Con il settimo numero di Absolute Green Lantern, Al Ewing porta il conflitto a un nuovo livello: i Blackstars rivolgono il loro sguardo verso la Terra, e a frapporsi tra loro e l’umanità c’è soltanto Tomar Re. La premessa ha il sapore classico delle grandi saghe cosmiche DC: l’invasione che minaccia il nostro pianeta e l’eroe chiamato a difenderlo. Ma dietro l’apparente semplicità della trama si intravede la mano di Ewing, capace di lavorare sul mito dei Lantern con un approccio meno schematico, più visionario, quasi “metafisico”.
Dal punto di vista editoriale, Absolute Green Lantern si conferma come un tentativo di ridefinire il mito dei Guardiani e del concetto di “legge cosmica”, spostandolo su un piano non convenzionale alla gestione più classica di Johns o Morrison. Ewing sceglie la tensione tra individuale e collettivo: un solo Lantern isolato contro una forza galattica che punta dritto alla Terra. Il risultato è un fumetto che unisce azione ad alto tasso di spettacolarità con traccia filosofica.
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