In Battleworld #1, il nemico degli Avengers Michael Korvac decide di creare un Battleworld, mondo “ibrido” composto da varie Terre provenienti da universi e linee temporali alternative. L’obiettivo è sistemare il caos e creare una linea temporale chiara, dopo la sua esperienza come mortale nella serie Iron Man del 2019. Il risultato è una versione degli Avengers con eroi provenienti dal passato e dal futuro, inclusi personaggi più anziani come Hank Pym, interpretato nella mente dei lettori come una figura esperta e mentore.
Il plot, volutamente caotico, riflette la natura del conflitto tra mondi e timeline. Ci sono battaglie simultanee — ad esempio tra Sentinelle del Days of Future Past e Maestro — che, pur mancando in tal caso di spiegazioni dettagliate, servono allo sviluppo dei personaggi e alla caratterizzazione dei rapporti tra eroi che non si conoscono bene.
To realizza una buona composizione dei pannelli, con un’ottima resa dell’azione e della cinetica su pagina. Inoltre, i personaggi sono ben riconoscibili e coerenti con le loro rispettive epoche: Peter Parker appare giovane, King Thor è segnato dagli anni di battaglie, e Hank Pym porta il peso della sua lunga carriera di supereroe. La chiarezza espressiva e la composizione rendono le scene di lotta coinvolgenti e leggibili, valorizzando il ritmo della storia.
Battleworld #1 è un esordio pieno di azione e caratterizzazione, che mette Hank Pym al centro come protagonista. È un’interpretazione diversa rispetto alle serie nostalgiche standard, combinando caos multiversale, sviluppo dei personaggi e momenti toccanti. Gage e To offrono un’esperienza fresca e intensa, ideale per i fan interessati sia alla nostalgia che a nuove dinamiche nell’universo Marvel.
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