Se la voce sarà confermata, siamo davanti a una mossa che suona più come un’operazione di riscoperta identitaria che di puro rilancio editoriale. Vertigo non è solo un marchio: è stato il laboratorio dove sono nati dei best seller come Sandman, Hellblazer, Preacher, Y: The Last Man, Transmetropolitan… storie che hanno definito un’epoca e un modo di intendere il fumetto adulto.
Il ritorno di Swamp Thing #88 di Rick Veitch e Michael Zulli, con l’aggiunta delle storie cancellate negli anni ’80, è una dichiarazione di intenti: non solo nuove idee, ma anche di tornare alle radici.
Certo, resta un nodo: la formula contrattuale. Vertigo ha sempre giocato sul filo tra “creator-owned” e proprietà della DC, mentre oggi autori come Tynion, Ram V o Deniz Camp hanno un potere di contratto che negli anni ’90 era impensabile. Quindi se la DC non offrirà flessibilità, il rischio è che la Vertigo diventi solo un’etichetta nostalgica, senza il peso rivoluzionario che aveva all’origine.
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