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Con l’uscita in questi giorni di cinque nuovi titoli mutanti, X-Men: Age of Revelation inaugura una nuova era per i mutanti, proiettando il lettore in un futuro collocato dieci anni dopo la caduta di Krakoa. È un futuro cupo, segnato da mutazioni non solo fisiche ma morali, dove eroi e antieroi si ritrovano a combattere per la sopravvivenza in un mondo sconvolto, un po' più di prima però.

I cinque albi pubblicati oggi delineano un quadro corale: Amazing X-Men #1 di Jed MacKay e Mahmud Asrar, Laura Kinney: Sabretooth #1 di Erica Schultz e Valentina Pinti, Longshots #1 di Gerry Duggan, Jonathan Hickman e Alan Robinson, Binary #1 di Stephanie Phillips e Giada Belviso, e World of Revelation #1 di Ryan North, Al Ewing, Jesus Merino, Agustin Alessio e Phil Noto. Tutti collegati tra loro, raccontano gli esiti  dopo la fine del regime di Krakoa.

Il preludio, Overture, aveva già introdotto i nuovi equilibri: Cyclops e Beast proiettati in avanti nel tempo, un messaggio inviato da Bei su Arakko per richiamare Apocalypse, e una risposta che è arrivata. In World of Revelation, Cyclops e Beast si confrontano su un futuro che sembra sfuggire alla loro comprensione, mentre Carol Danvers tenta di salvare una popolazione intera da un virus che minaccia di cancellare ciò che resta dell’umanità. Nonostante i suoi sforzi, la gratitudine è assente, e la desolazione regna sovrana.

Intanto, nel nuovo ordine del mondo, il potere di Doug Ramsey — noto ora come Revelation — si estende fino a controllare Wolverine. La “Babelling”, punizione estrema inflitta a chi tradisce, rappresenta la fine della comunicazione: bastano poche parole per cancellare un individuo. È un mondo dove la morte e il silenzio sono la regola.

In Binary #1, Carol Danvers riemerge come forza cosmica, rinata dalle ceneri dell’universo per canalizzare il potere della Fenice. La sua missione è quella di salvare ciò che resta, anche se la rinascita comporta un prezzo altissimo. Longshots #1, invece, mostra il lato più distorto di questo nuovo universo: Mojo organizza così un gioco mortale con protagonisti Wonder Man, Hellcat, Bishop, Rhino e Kraven, promettendo al pubblico la possibilità di “votare” il vincitore con i propri dollari. Un’illusione, perché a decidere è solo Mojo, in un mondo dove intrattenimento e sopravvivenza coincidono.

Ma il cambiamento più emblematico è forse quello di Laura Kinney, che ha lasciato il nome di X-23 per assumere quello di Sabretooth. In un gesto simbolico quanto drammatico, Laura porta il cognome del marito Zane Creed, figlio dell’originale Sabretooth, morto tempo addietro. La sua alleanza con Revelation rappresenta la dissoluzione delle vecchie dicotomie tra bene e male: la sopravvivenza, in questo futuro, è l’unica legge rimasta.

Amazing X-Men #1 mostra il mondo ridotto in rovine: la vecchia X-Mansion è ora conosciuta come Graymalkin Prison, un luogo di dolore e memoria. Franklin Richards, non più mutante, ha subito una mutazione diversa, mentre Xavier si trova su Arakko, lontano dalla Terra e dai suoi discepoli. Lì, Apocalypse riceve il messaggio che apre la strada a nuovi scontri e a una riorganizzazione mutante. Sulla Terra Darkchild domina Philadelphia, affiancato da un Juggernaut cornuto e da una rianimata Kwannon.

In questa realtà devastata, perfino i simboli del passato mutante sopravvivono in forme spettrali: Arakko conserva ancora le rovine dell’epoca di Apocalypse, e un misterioso “messenger” cammina tra i rifugiati provenienti dalla Terra. Mojo, nel frattempo, continua a selezionare nuovi partecipanti per i suoi giochi, cercando sempre il prossimo fenomeno da spettacolarizzare — e qualcuno si chiede come mai Glob Herman non sia ancora parte del suo show.

Il mondo di Age of Revelation è uno scenario di morte, controllo e spettacolo. Ma anche dopo la catastrofe, Marvel lascia intravedere una possibilità. Le tavole finali di World of Revelation suggeriscono che, 71 milioni di anni più tardi, una speranza potrebbe esistere. Forse minima, forse illusoria, ma sufficiente per ricordare che, anche dopo la fine, i mutanti — e l’umanità — non smettono mai di tentare di sopravvivere in un ciclo costante e continuo.

Posted by at ottobre 10, 2025
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