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Con Transformers #25, Robert Kirkman e Dan Mora spalancano le porte del cosiddetto Energon Universe, trasformando ciò che finora era una solida rinascita dei franchise Hasbro in un vero e proprio universo narrativo condiviso. L’evento che segna questo passaggio è la prima apparizione di Miles Mayhem, storico antagonista della serie M.A.S.K., che debutta nella continuità dei Transformers.

Per chi conosce la storia del marchio, il grande nome Mayhem non è casuale: è il fondatore della V.E.N.O.M. (Vicious Evil Network of Mayhem), l’organizzazione terroristica che nella serie animata degli anni ’80 contrapponeva i suoi veicoli trasformabili a quelli del grande gruppo rivale M.A.S.K. (Mobile Armored Strike Kommand). Il fatto che Kirkman lo introduca ora, dopo l’esordio di Duke di G.I. Joe nei primi numeri della testata, non è solo un omaggio nostalgico, ma un gesto di pianificazione a lungo termine.

Da Invincible a The Walking Dead, Kirkman ha dimostrato di essere uno scrittore che costruisce mondi stratificati, dove le connessioni si rivelano gradualmente e i crossover hanno un peso narrativo reale. L’arrivo di Miles Mayhem è dunque una mossa che non serve solo a espandere il cast, ma unificare i tre pilastri di Hasbro, Transformers, G.I. Joe e M.A.S.K., ovvero il mito.

Questa fusione non è soltanto fan service. È una reinterpretazione moderna dell’immaginario techno-militare che dominava gli anni Ottanta, quando la fantascienza pop si nutriva di hardware, segreti governativi e trasformazioni meccaniche come simbolo di potere. Oggi Kirkman e Mora ripropongono quella visione con un linguaggio narrativo più adulto, in cui il confine tra umano e macchina é etico.

Transformers #25 rappresenta però anche una sorta di manifesto estetico. Le tavole di Dan Mora, colorate da Mike Spicer, alternano l’epicità meccanica dei combattimenti a momenti di introspezione: Optimus Prime non è più soltanto il leader stoico dei vecchi cartoon, ma una figura quasi paterna, consapevole del costo morale della guerra. L’incontro con nuovi alleati e nemici “umani” come Mayhem prepara un terreno di scontro più ambiguo del solito.

Il debutto di Mayhem, in tal senso, è una mossa audace: introduce un antagonista capace di agire nell’ombra, di creare ponti fra poteri militari, intelligenze artificiali e interessi corporativi. È l’elemento umano che riporta il caos in un universo dominato dalle macchine.

Il numero 25, oversize e celebrativo, non segna solo un anniversario editoriale, ma il punto d’ingresso per un progetto narrativo molto ampio. Se Duke ha aperto la via al G.I. Joe nel n. 2, Transformers #25 apre ora la strada a un possibile rilancio completo di M.A.S.K. — magari in una miniserie spin-off firmata dallo stesso team creativo, come già si mormora da tempo.

Posted by at ottobre 10, 2025
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