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Dopo trentasei anni di attesa e di leggende editoriali, DC Comics ha deciso di compiere un gesto che molti fan ritenevano impossibile: nel marzo 2026 pubblicherà finalmente le quattro storiche uscite perdute di Swamp Thing scritte da Rick Veitch e mai stampate dal 1989. La notizia, confermata durante il panel DC/Vertigo al New York Comic Con, segna un evento per la storia del fumetto, perché riporta alla luce uno dei casi più emblematici di censura e conflitto tra libertà e sensibilità religiosa. Le quattro storie originariamente previste come Swamp Thing #88-91 saranno così raccolte in Swamp Thing by Rick Veitch: Book Three – Time Upon a Once.

Quella che torna perciò alla luce è una sorta di “vangelo proibito” del fumetto americano. Il famigerato Swamp Thing #88avrebbe dovuto mostrare la creatura del pantano viaggiare indietro nel tempo fino all’epoca di Gesù Cristo, per poi diventare letteralmente la croce della crocifissione. Una scelta simbolica, visionaria e profondamente teologica, ma ritenuta all’epoca troppo rischiosa dai vertici DC, che bloccarono la pubblicazione all’ultimo momento, quando la storia era già completata graficamente. Il gesto provocò una spaccatura immediata: Rick Veitch lasciò la serie in segno di protesta.

Persino scrittori come Neil Gaiman e Jamie Delano rifiutarono di succedergli in solidarietà. La testata, travolta dallo scandalo interno, cadde in un limbo editoriale e riprese solo mesi dopo con un nuovo scrittore, Doug Wheeler, che non era neppure stato informato della controversia. Quell’episodio divenne presto un simbolo di un’epoca in cui i confini della libertà autoriale venivano messi alla prova dalle esigenze di un’industria ancora timorosa di urtare la sensibilità del pubblico. Il Swamp Thing #88 inedito divenne un oggetto di culto, un fumetto fantasma di cui si parlava nei forum e nei saggi.

Un fumetto che nessuno aveva mai potuto leggere. Pochi addetti ai lavori avevano avuto accesso alle tavole disegnate da Michael Zulli, Vince Locke, Tom Mandrake e colorate da Trish Mulvihill. Ora, dopo quasi quattro decenni, DC Comics ha deciso di compiere un gesto di riconciliazione con la propria storia, completando e restaurando quel materiale per offrirlo finalmente al pubblico. Il nuovo volume — proposto a 39,99 dollari — avrà Swamp Thing #80-87The New Titans #0, perfino Swamp Thing Annual #5Neil Gaiman’s Midnight Days Deluxe Edition #1 e Swamp Thing/Vertigo Special #1-4.

Un progetto che va oltre la semplice pubblicazione: è un recupero storico e culturale. Negli anni Ottanta, infatti la gestione di Swamp Thing era diventata un laboratorio di libertà narrativa. Con Alan Moore, la serie aveva assunto una dimensione metafisica e poetica senza precedenti nel fumetto mainstream, trasformando un mostro horror in una creatura filosofica, un simbolo del rapporto tra uomo, natura e divinità. Rick Veitch, successore e discepolo di Moore, volle spingersi ancora oltre, concependo un ciclo narrativo sul viaggio temporale di Swamp Thing come testimone dei miti dell’umanità.

Un modo per affrontare il tema del divino non in chiave blasfema, ma come riflessione sul senso della creazione e della sofferenza. Tuttavia, in un contesto culturale ancora segnato dalla prudenza religiosa e dal timore delle reazioni del mercato, quella storia fu considerata troppo pericolosa. Il clima del 2026 appare diverso. La DC Comics, negli ultimi anni, ha mostrato una volontà crescente di recuperare il proprio patrimonio Vertigo — quel marchio che negli anni Novanta fu sinonimo di libertà, autorialità e maturità narrativa — e di proporlo a un pubblico che oggi è più consapevole e disposto a riflettere sui temi complessi del fumetto. 

Il ritorno dell’opera perduta di Veitch rientra in questa tendenza. Non è solo un gesto di nostalgia o una trovata commerciale: è un atto di giustizia verso un autore e un’epoca in cui la creatività dei fumettisti sfidava realmente i limiti del medium. Rick Veitch, oggi settantaseienne, ha accolto la notizia con emozione, ricordando che quelle pagine erano state concepite “per essere lette”. La uscita ora rappresenta dunque una forma di riscatto simbolico — per lui, per l’intera generazione Vertigo, e per un modo di intendere il fumetto come linguaggio adulto e provocatorio. È anche un segnale di come la DC contemporanea, pur tra incertezze e riorganizzazioni, voglia riconciliarsi con il proprio passato più controverso.

Posted by at ottobre 11, 2025
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