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Immortal Legend Batman #3: é il caos

Il terzo numero di Immortal Legend Batman uscirà il 22 ottobre 2025, portando il Cavaliere Oscuro in un’ambiente insolito: una luna lontana, dove lo attende una serie di enigmi letali. La storia, scritta da Kyle Higgins e Mat Groom e disegnata da Erica Durso, Dan Mora e Daniel Bayliss, riprende il tono cupo e visionario delle precedenti uscite, spingendo il personaggio oltre i limiti fisici e mentali che lo definiscono da decenni.

Batman viene attirato su un maniero abbandonato situato su un satellite remoto, occupato da un nuovo avversario che sembra conoscere le sue paure più profonde. Gli enigmi che il Cavaliere Oscuro dovrà affrontare non sono solo trappole intellettuali: ogni errore comporta conseguenze devastanti. È un confronto che ricorda le classiche sfide con l’Enigmista, ma trasposte in un contesto cosmico, dove logica e sopravvivenza sono legate.

L’idea di spostare Batman nello spazio non è una novità assoluta, ma in questa testata assume un senso diverso. Non si tratta di un’avventura fantascientifica nel suo senso tradizionale, bensì di una metafora: la distanza dalla Terra é ora l’allontanamento del protagonista dal suo stesso mito. Il vigilante di Gotham, simbolo di razionalità e controllo, si ritrova in un luogo dove le sue regole non valgono più. Le stelle e il vuoto diventano lo specchio della sua mente, mentre il nuovo enigmista lunare é il caos.

L’impianto visivo di qualità contribuisce a questa sensazione di isolamento. Le tavole mostrano ampi spazi deserti, superfici grigie e cieli silenziosi, interrotti solo dal bagliore delle trappole o dalla sagoma nera del protagonista. Le espressioni di Batman sono scarnificate dal casco e dal buio, come se la sua identità si stesse consumando insieme all’ossigeno. Ogni riquadro sembra suggerire che il vero pericolo é la perdita di se stesso.

Sul piano narrativo, il fumetto costruisce un parallelismo tra la mente del detective e la struttura della storia. Ogni indizio reca un altro, ma la soluzione sfugge, come se la logica fosse solo un meccanismo destinato a fallire. È una modalità per raccontare il limite della ragione umana in un universo sempre più dominato dalla tecnologia e dall’intelligenza artificiale, un tema che negli ultimi anni si sta insinuando anche nel genere supereroistico.

La scrittura di Higgins conserva il ritmo serrato delle storie di Batman, ma inserisce riflessioni più esistenziali. Non c’è solo il mistero da risolvere: c’è la consapevolezza che il personaggio stesso è anacronistico. In un mondo in cui la deduzione è un algoritmo, il Cavaliere Oscuro rappresenta un’idea romantica di giustizia e di mente analitica. Proprio per questo, la sfida sulla luna assume un valore simbolico: è il tentativo di affermare che l’intelligenza umana, pur fragile, resta insostituibile.

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