La Bonelli ha un altro grosso problema di cui si parla poco nelle pubbliche discussioni, trattandosi di quello che potrebbe essere anche definito il suo più punto più debole. Bonelli non ha nuovi scrittori da lanciare su Tex e Zagor che tranne Dylan sono i suoi personaggi di punta e più venduti sebbene attualmente in netta crisi a picco a causa del mancato ricambio generazionale. Non é che ci vuole molto a capire la causa dei questa carenza.
Siccome Bonelli non sborserebbe mai soldi per permettere ad uno scrittore, anche noto, di documentarsi sulla sua produzione fumettistica, deve tenersi gli sceneggiatori che ha, si quelli che collezionano flop a getto continuo, spesso e volentieri attaccano o insultano i lettori che si lamentano sui social e che vengono descritti dalla propaganda bonelliana come grandi sceneggiatori da premio Nobel. Insomma, oggi Bonelli si ritrova senza autori di qualità e i risultati sono purtroppo sotto gli occhi di tutti.
Ora parrebbe vogliano affidare la cura editoriale di Tex a Sergio Giusfredi, considerato come il delfino di Mauro Boselli che è si vecchio, ma a 72 anni potrebbe continuare a fare il suo lavoro, che, ricordiamo è un lavoro che consiste nello stare seduti dalla mattina alla sera digitando caratteri su una vecchia macchina da scrivere elettrica (Mauro Boselli in un video raccontò che si serve ancora di vecchia tecnologia per scrivere. Assurdo, eh?).
Il problema è esistente anche nel mondo di Zagor con scrittori aventi età molto elevata mentre in Dylan Dog qualcuno ancora di giovane si propone ma con risultati scadentissimi perché nessuno è in grado di replicare il modo di scrivere di Sclavi che è una sorta di cometa nel mondo bonelliano (nel senso che gli è riuscito solo Dylan Dog e per un puro colpo di fortuna avendo creato un personaggio che sintetizza i suoi problemi psichici).
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