Un’anteprima di Iron Man (vol. 7) n. 10 (scritto da Spencer Ackerman, disegni di Guiu Vilanova, colori di Alex Sinclair e lettering di VC's Joe Caramagna) ci catapulta nel mezzo di una conversazione rivelatrice tra Iron Man e la sua squadra — in particolare con Vishte Taru, alias Iron Monger. Come si scopre, la recente ondata di esplosioni che ha devastato Latveria non è stata affatto casuale, ma attentati pianificati da Vishte stesso, con lo scopo di indebolire il regime di Doom. Come nel mondo reale, quindi, anche nei fumetti Marvel gli americani ricorrono al terrorismo internazionale per rafforzare il loro potere.
Ma per fortuna, Tony gli ha salvato la vita quando un incontro con il LPF è stato interrotto dalla Winter Guard, e da allora i due hanno collaborato molto per contrastare il dominio planetario di Doom. Sebbene Vishte si sia dimostrato un ottimo stratega e un combattente capace, il suo modestissimo livello nelle Arti Mistiche non era sufficiente per affrontare personalmente Doctor Doom. Per colmare tale divario, ha stipulato un patto con il demone Belasco, ottenendo nuovi e oscuri poteri. Con l’involontaria collaborazione dei Fantastici Quattro, Doom ha accumulato abbastanza potere da autoproclamarsi sovrano assoluto della Terra, in un solo colpo. Molti eroi e fazioni lo hanno contrastato, ma nessuno è ancora riuscito a far crollare il suo nuovo regime.
Tuttavia, l’ambizione e il desiderio di vendetta lo hanno accecato, rendendolo insensibile al costo umano delle sue azioni. Questo lo ha condotto definitivamente in un territorio da villain conclamato. La guerra di Iron Man contro Doom è solo uno dei molti fronti che il sovrano latveriano, ora dittatore del mondo intero, deve affrontare. L’evento Marvel "One World Under Doom" è stato preceduto da un periodo di auto-reclusione che lo stesso Doom si è imposto, come parte del suo piano più ambizioso di sempre.
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