Crunchyroll ha finalmente rotto il silenzio e, attraverso il proprio sito ufficiale e i suoi canali social, ha rivelato alcuni degli anime che andranno a comporre il suo palinsesto autunnale del 2025. Sono cinque i titoli confermati per ottobre, ma la vera sorpresa sta nell'annuncio di due ulteriori serie in arrivo entro la fine dell’anno o all'inizio del 2026, a conferma di una strategia sempre più mirata a offrire contenuti variegati e originali. Le opere annunciate abbracciano generi diversissimi, ma tutte sembrano accomunate da un gusto spiccato per il paradosso, l’inquietudine o l’assurdo romantico, con una marcata attenzione per il design dei personaggi e il dramma interiore.
Tutt’altra atmosfera, ma con toni parimenti spiazzanti, si respira in The Warrior Princess and the Barbaric King. Qui entriamo in un mondo di un Medioevo mitico e profondamente stereotipato, ma per questo capace di essere decostruito con ironia. Serafina de Lavillant è la classica eroina invincibile dell’Occidente, spedita a soggiogare le varie tribù dell’Oriente "barbaro". Ma quando la sua grande campagna militare fallisce, e viene fatta prigioniera dal temibile capo dei barbari, il copione sembra portare dritto verso torture e vendetta. Invece no: l’uomo le propone il matrimonio. Quel che segue non è una storia d’amore edulcorata, ma un dramma identitario in cui Serafina dovrà smontare le sue certezze su ciò che è “civile” e “barbarico”. Il matrimonio come prigione, o come via di fuga dalla rigidità delle ideologie?
Tra le proposte più disturbanti e affascinanti c’è senza dubbio This Monster Wants to Eat Me, una serie che si apre con una dichiarazione glaciale quanto inquietante: “Sono venuta per mangiarti.” A pronunciarla non è un villain, ma Shiori, una sirena dolce e affascinante che prende per mano la protagonista, Hinako. Quest’ultima vive sola in una città di mare, ed è inconsapevole di possedere un corpo “delizioso”, al punto da attirare ogni creatura della zona. Ma Shiori non è come gli altri: decide di proteggerla per preservarne l’integrità... fino al giorno in cui potrà divorarla lei stessa. Un’idea che unisce eros e tanatos, desiderio e distruzione, in una metafora perfida sull’affetto, il possesso e la fine annunciata.
Più leggera ma singolare è l’idea alla base di Mechanical Marie, che gioca sull’equivoco tra umanità e macchina. Marie, un’ex artista marziale con un carattere forte, ottiene lavoro come cameriera personale presso Arthur, giovane erede di una grande multinazionale dal carattere cupo e misantropo. Per poterlo avvicinare, Marie è costretta a fingersi un robot: solo così Arthur la accetta. In una società dove l’umanità viene vista come un difetto, Marie è costretta a cancellare se stessa per poter sopravvivere. L’assurdità cresce quando Arthur, convinto della natura inorganica della sua domestica, inizia a provare affetto per lei.
Poi c’è Plus-sized Misadventures in Love!, titolo che, dietro la sua facciata comica e pop, nasconde uno dei soggetti più universali: il bisogno di accettazione. Yumeko è una ragazza insicura, afflitta da complessi fisici e psicologici, che dopo un brutto incidente si risveglia con una personalità completamente nuova, travolgente, solare. Tutti restano spiazzati da questo cambiamento, che dà vita a una sorta di effetto emotivo: la positività di Yumeko comincia a contagiare chi le sta intorno. Ma il mondo non è sempre pronto ad accogliere chi non si odia più. L’anime si preannuncia come una miscela di ironia, empowerment e mistero, soprattutto quando emerge che il suo ottimismo potrebbe essere il risultato... di un trauma.
Guardando al futuro, due serie già annunciate per i mesi successivi sembrano altrettanto promettenti. Alma-chan Wants to Be a Family! ruota attorno a un’arma finale che ha la forma (e il comportamento) di una bambina. I due scienziati che l’hanno creata sono geniali ma incapaci di gestire le domande ingenue di Alma, la quale vuole sapere cosa significhi “famiglia”. Un’opera che sembra ispirarsi ai grandi classici del cyberdramma, dove il confine tra arma e persona è sempre più sottile.
Infine, The Invisible Man and His Soon-to-Be Wife potrebbe sembrare una romcom folle, ma è una delicata riflessione sul vedere e sull’essere visti. Il protagonista, un investigatore invisibile, trova la prima persona in grado di percepirlo: una ragazza cieca. Il loro rapporto, fatto di malintesi, goffaggini e piccoli gesti di affetto, viene osservato da colleghi altrettanto fuori dagli schemi, in una narrazione che mescola mistero, dolcezza e surrealtà.
E per gli amanti delle storie più cupe, Roll Over and Die è il titolo che non possono perdersi. In una realtà fantasy segnata da una profezia, Flamm è l’unica del suo gruppo a non avere poteri. Tradita e venduta come schiava, la giovane finisce sul punto di essere divorata da zombie, ma riesce a ribellarsi impugnando una spada rinvenuta tra i resti di un’altra vittima. La sua è una storia di riscatto, violenta e disperata, ma animata da un’unica, semplice speranza: poter vivere una vita normale. Una parabola sull’emancipazione dal trauma, raccontata con crudezza ma anche con una sensibilità non scontata.
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