In uscita mercoledì 6 agosto, Ultimate Wolverine #8 segna un punto di svolta nella nuova continuity dell’Ultimate Universe rilanciato dalla Marvel. Scritto da Christopher Condon e illustrato da Alessandro Cappuccio, l’albo si inserisce nel filone narrativo che esplora in profondità le dinamiche interne tra i nuovi mutanti e le strutture di potere che cercano di controllarli, in un contesto che alterna conflitto ideologico, azione militare e manipolazione psicologica. Il cuore del numero è rappresentato dal confronto tra Wolverine e Ultimate Angel, due figure centrali della saga, messe l’una contro l’altra in uno scontro spettacolare.
Il rilancio dell’universo Ultimate, avviato nel 2023, si è distinto per una impostazione più matura, dove i personaggi non sono solo supereroi ma agenti, pedine o vittime di dinamiche politiche, sociali e tecnologiche complesse. Ultimate Wolverine si configura come una delle serie più interessanti del nuovo ciclo, capace di coniugare introspezione e azione, elementi classici del personaggio con nuove tensioni narrative. Christopher Condon si conferma uno sceneggiatore abile nel gestire la psicologia dei personaggi e il peso delle scelte.
Alessandro Cappuccio si occupa di un comparto visivo potente, dinamico e funzionale a trasmettere il clima cupo e sospeso della vicenda. Il tratto è deciso, le anatomie energiche, e l’uso del chiaroscuro rafforza il senso di oppressione e incertezza che permea ogni tavola. Al di là del semplice scontro tra mutanti, il fumetto propone una riflessione sul potere, sulla sorveglianza e sull’identità. I personaggi non sono solo eroi o antagonisti: sono individui costretti a muoversi in un mondo dove ogni azione può essere fraintesa, strumentalizzata, usata contro di loro. Il tema dell’infiltrazione – centrale in questo albo – è metafora della paura del controllo, della violazione della privacy, della militarizzazione delle differenze.
Il Soldato d’Inverno e il suo supervisore incarnano il paradigma del potere invisibile: così agiscono senza essere visti, tirano le fila delle guerre senza esporsi mai in prima persona. Di fronte a questo, personaggi come Wolverine si trovano a dover difendere non solo la propria vita, ma anche la propria integrità morale. Il numero è consigliato a lettori maturi (T+), appassionati di fumetti che cercano non solo intrattenimento, ma anche profondità narrativa. La presenza di riferimenti geopolitici, tensioni interne al mondo mutante, e un ritmo narrativo teso ma mai frenetico, lo rendono adatto a un pubblico adulto o giovane adulto, interessato tanto alla spettacolarità dell’azione quanto ai sottotesti sociopolitici.
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