In Wonder Woman #25 di Tom King, Daniel Sampere, Jorge Fornes e Tomeu Morey, fa il suo debutto ufficiale un nuovo personaggio ora destinato a segnare profondamente il futuro dell’universo DC: la Matriarca. Si tratta di Lyssa, figlia dell’amazzone Emilie e, con ogni probabilità, ultimo atto di vendetta del Sovrano battuto da Diana.
La vicenda proietta il lettore vent’anni avanti, nel 2045, e mostra l’inizio della Wonder War. La Matriarca guida eserciti divini e la sua ascesa coincide con la caduta dei grandi eroi. Batman é condannato all’impiccagione, Green Arrow è ucciso dalla sua arma, Aquaman – ormai “vecchio uomo del mare” – trova la morte con l’uncino che un tempo era parte del suo corpo, Hawkman precipita senza ali.
Persino Superman cade, mentre il nome di questa Matriarca risuona con vittoria di Olimpo su supereroi, altri dei e terrestri. Il fumetto, pur essendo un anniversario celebrativo, non si limita a introdurre un nuovo villain: costruisce una saga epica e cupa che riecheggia il ruolo avuto da The Dark Knight Returns per Batman. Come l’opera di Frank Miller, qui assistiamo a una sua ridefinizione.
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