Absolute Superman #12 segna un momento di tensione nella serie. Kal-El si trova di fronte a Ra’s al Ghul, che, come nella sua tradizione da stratega freddo e manipolatore, non tenta uno scontro diretto ma agisce colpendo ciò che per Superman è più importante. Non è Metropolis ad essere minacciata, ma Smallville, il cuore delle sue origini terrestri. In questo modo l’autore Jason Aaron costruisce un conflitto che non è soltanto fisico, ma morale: Kal-El deve scegliere fra la resa e la protezione dei suoi affetti o di sacrificare chi ama.
L’invasione del Kansas diventa così una gran metafora del conflitto interiore di Superman. Ra’s non vuole conquistare il mondo, ma insinuarsi nel punto più vulnerabile dell’eroe, la sua infanzia e i suoi valori. È un modo per trasformare il classico scontro tra bene e male in una battaglia sulla memoria, sull’identità e la capacità di restare fedeli a se stessi quando la minaccia tocca le radici più profonde.
Il tratto di Rafa Sandoval, associato poi a un Jason Aaron in pieno controllo del ritmo drammatico, sembra mirato a restituire un’epica “da frontiera” cosmica: Kansas come campo di battaglia primario, lontano dalle metropoli e dagli scenari interplanetari, con un tono che richiama il western e il mito americano. Le molte variant cover annunciate rafforzano l’idea che questo albo sia un punto di svolta.
L’impressione "generale" è quella di un episodio che, dietro l’azione spettacolare, mette in gioco i temi fondativi del personaggio: la sua doppia identità, la sua devozione ai valori umani e la difficoltà di rimanere ancorato alla propria morale quando il nemico sfrutta ciò che è più caro per costringerlo a piegarsi. In questo senso, Absolute Superman #12sembra promettere non solo uno scontro con Ra’s al Ghul, ma un vero banco di prova per la natura stessa di Superman.
0 comments:
Posta un commento