Il nuovissimo numero Eddie Brock: Carnage #9, scritto da Charles Soule e illustrato da Juanan Ramirez con copertina di Jesus Saiz, si prepara a segnare un punto di svolta nel rapporto tra Eddie Brock e il suo storico antagonista Carnage. L’albo, in uscita l’8 ottobre 2025, promette un confronto che va ben oltre lo scontro fisico, toccando i temi della colpa, del potere e del prezzo per la redenzione.
Soule, noto per la sua capacità di intrecciare azione e introspezione, pare voler esplorare il lato più umano di Eddie Brock, restituendogli una complessità che negli ultimi anni, tra guerre cosmiche e poteri divini, era rimasta in secondo piano. Qui, Brock appare come un uomo triste per un legame che non può spezzare del tutto, in bilico tra la necessità di porre fine a una minaccia e la consapevolezza che parte di quella violenza gli appartiene.
Il disegno di Ramirez, affiancato dai colori cupi e densi tipici della linea horror-simbiotica Marvel, contribuisce a un’atmosfera tesa, quasi claustrofobica. Le tavole accentuano il contrasto tra la fisicità brutale dei simbionti e la vulnerabilità psicologica del protagonista, mostrando come il vero orrore risieda nel vincolo interiore.
Il ritorno di un personaggio legato al passato di Brock non serve solo come espediente narrativo, ma come mezzo per interrogare il mito del simbionte: può essere distrutto quello che è parte dell’identità dell’ospite? E se la sopravvivenza di Carnage fosse la manifestazione dell’impossibilità di estirpare il male dal proprio animo?
Al di là della promessa di “addio” al simbionte rosso, Eddie Brock: Carnage #9 sembra voler aprire una atroce riflessione più ampia sul concetto di simbiosi come condanna e dipendenza. La violenza, la colpa e la redenzione non appaiono più come elementi contrapposti, ma come parti di un ciclo da cui Eddie non può liberarsi del tutto.
Se il “costo” della fine di Carnage sarà definitivo o solo l’ennesimo preludio a una rinascita, lo scopriremo presto. Ma quel che emerge con chiarezza è la volontà della Marvel di riportare la testata su toni più psicologici e tragici, restituendo a Eddie il ruolo di protagonista di una tragedia in cui l’eroe e il mostro sono nello stesso corpo.
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