Tra le novità più intriganti annunciate al New York Comic Con 2025 nel quadro del grande rilancio di DC Vertigo, spicca End of Life, la nuova serie firmata da Kyle Starks, Steve Pugh e Chris O’Halloran. La storia ruota attorno a un sicario di alto livello che, dopo anni di violenza e fughe, deve tornare nella cittadina del Midwest per assistere il padre morente — e, inevitabilmente, per fare i conti con la propria umanità e con il peso della morte.
L’idea alla base è quella di mettere a nudo l’uomo dietro il killer, esplorando cosa resta quando il professionista della morte si trova davanti al flop fisico, familiare e spirituale. Intanto, Starks introduce un elemento di black comedy surreale con la “cabal animale”, un gruppo criminale dalle connotazioni eccentriche e simboliche, che rappresenta il caos e la deumanizzazione.
Il comparto artistico, affidato a Steve Pugh — già celebre per il suo lavoro su Animal Man e The Flintstones — segna un ritorno importante in casa della linea Vertigo, mentre i colori di Chris O’Halloran contribuiscono a rendere il tono visivo al contempo malinconico e spietato, con atmosfere che oscillano tra il freddo crepuscolare del Midwest e i lampi improvvisi di violenza. Il tratto di Pugh, realistico ma denso di espressività, conferisce alla storia un equilibrio perfetto fra pathos umano e satira sociale.
End of Life incarna quello che è lo spirito del nuovissimo corso Vertigo: un approccio autoriale e maturo, che non rinuncia alla sperimentazione narrativa e visiva. Attraverso la parabola di un assassino costretto a riscoprire la fragilità dell’esistenza, Starks e Pugh raccontano una storia di perdita, identità e redenzione, in cui il crimine diventa il veicolo per interrogarsi sulla vita.
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