Ecco Petra: nuovo personaggio al prezzo folle di 60 euro

In questi giorni è uscito il primo volume di Petra, la nuova testata che Max Bunker aveva nell'estate 2023 annunciato come pubblicazione da edicola destinata a sostituire Alan Ford che a sua volta avrebbe dovuto chiudere con il n. 650. Poi tutti sanno come sono andate le cose: Bunker smentì se stesso qualche mese dopo dicendo che Alan sarebbe continuato ad uscire mentre Petra avrebbe avuto la pubblicazione in volumi da libreria al prezzo di 60,00 euro per circa 500 pagine. Ai testi lui come al solito mentre le tavole sono state realizzate da Dario Perucca con i soliti ritmi lunghi. L'iniziativa ha destato molte perplessità.

In primis, il prezzo folle di 60,00 euro per 500 pagine di un prodotto nuovo quando sarebbe stato più logico attendersi questa formula per una ristampa deluxe o in formato omnibus, ma non per un volumetto 15x21 di un personaggio sconosciuto. Nessuno con un po' di sale in zucca quindi spenderebbe tanto per un qualcosa che è un "grande" punto interrogativo. Bunker ha infatti raggiunto una età molto avanzata e chi segue Alan Ford sa bene che le storie non hanno senso logico come se chi le ha scritte, in tal caso sempre Bunker, abbia più di un problema a raccogliere e mettere i pensieri in un ordine comprensibile. 

Il rischio che le storie del volume siano poco chiare è dunque palese, come ha avuto modo di constatare lo youtuber Agenzia Alfa in questo video. Un altro elemento di forte criticità è dato dalla periodicità: i fan si sono infatti chiesti quando uscirà il prossimo volume. Dalle poche coordinate uscite dai redazionali di Bunker, sembra che il prossimo volume di Petra dovrebbe uscire tra più di un anno, quindi ha senso oggi investire 60,00 euro per un numero uno che potrebbe restare invece un numero unico? Si ribadisce che Bunker è molto avanti con gli anni e da una persona così non si possono avere garanzie di programmi lunghi.

Ma perché Petra non è più uscito in edicola? Da quello che ha raccontato Bunker, sembra che non abbia trovato disegnatori in grado di sostenere il ritmo dell'uscita mensile in una testata tipo Alan Ford e questa la dice lunga sull'appeal che hanno le sue iniziative verso i giovani disegnatori, specie dal punto di vista del trattamento economico. Altrimenti, non si spiegherebbe perché, gira e rigira, alla fine è sempre Dario Perucca che si occupa dei suoi progetti. Quante copie avrà venduto Bunker di questo volume? Molto poche, secondo noi, visto che lo stesso Alan Ford attualmente gira, stando a voci ufficiose, sulle 1.800.

Abbiamo smesso di seguire Alan Ford da qualche anno, quando erano iniziati ad emergere crepe nella lucidità dell'autore ed anche in ragione del prezzo alto a cui vende la collana, ovvero 5,00 euro, non era più possibile stare dietro ad un fumetto con contenuti illogici e privi di senso di comprensione minima. Nemmeno si capisce il motivo per cui chi gestire la 1000voltemeglio, editore di Bunker, non si curi di verificare il contenuto delle storie, come se buttassero in stampa tutto quello che arriva infischiandosene, né tanto meno si capisce perché Alan Ford non venga affidato ad altri autori. Si quasi l'impressione che chi potrebbe intervenire, anche con strumenti decisivi, non lo faccia e attenda il passaggio di consegne.

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