Il 15 ottobre é uscito nei comics store Usa The Amazing Spider-Man (vol. 7) #14, di Joe Kelly e disegnato da Ed McGuinness, con la copertina di Patrick Gleason. L’albo mette Peter Parker di fronte ad una opzione che riassume tutta la sua natura di eroe tormentato: salvare o lasciare morire Norman Osborn.
Joe Kelly scrive una storia che rimette al centro la moralità del supereroe, il peso del perdono e il limite tra giustizia e vendetta. L’azione non manca: McGuinness riempie le tavole con scontri intensi, corpi in movimento, volti segnati dal dubbio. Ma il cuore del numero resta quel momento sospeso, quando Peter deve decidere se essere uomo o giudice.
Tale fumetto sembra voler tornare alle radici di Spider-Man, al concetto di responsabilità che accompagna l’eroe fin dal giorno in cui ha perso lo zio Ben. Il Goblin Slayer, figura enigmatica e implacabile, diventa lo specchio di una società che non crede più nel cambiamento, pronta a eliminare chi ha sbagliato.
La Marvel propone così un capitolo che unisce introspezione e tensione, con un ritmo che alterna silenzi ed esplosioni, in linea con la tradizione più alta del personaggio. Amazing Spider-Man #14 non offre risposte facili: richiede al lettore di confrontarsi con il senso stesso dell’eroismo, là dove il perdono pesa di più.
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