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La Marvel lancia la nuova serie di Ciclope

Tra le sorprese più intriganti viste alla NYCC 2025, la Marvel ha annunciato una nuova miniserie interamente dedicata a Ciclope, scritta da Alex Paknadel e illustrata da Roge Antonio, in uscita a febbraio 2026. Il titolo è Cyclops, ma la semplicità del nome nasconde un ritorno alle radici più umane e vulnerabili di Scott Summers, il leader storico degli X-Men, costretto questa volta ad affrontare la propria natura mutante senza alcuna protezione.

La trama parte da una situazione disperata: Scott si ritrova disperso tra le montagne, isolato dal resto del team, privo del suo iconico visore di rubino quarzo. Senza quella barriera, ogni sguardo potrebbe significare solo morte. Ma la perdita del visore diventa anche il simbolo della sua condizione: un eroe abituato al controllo assoluto delle proprie emozioni e delle proprie forze, costretto a confrontarsi con il caos della natura.

Come se non bastasse, Donald Pierce e i suoi Reavers – cyborg spietati animati da un odio viscerale per i mutanti – si lanciano alla sua caccia. Ciò che inizia come un dramma di sopravvivenza tra i ghiacci si trasforma presto in una lotta tra l’uomo e il mostro, tra la ragione e l’istinto. Senza la guida dei vari compagni, senza tecnologia e senza difese, Ciclope dovrà imparare a convivere con la potenza incontrollabile che porta dentro di sé, cercando di sopravvivere in un mondo che non perdona debolezze.

La serie, che si inserisce nel nuovo ciclo narrativo “Shadows of Tomorrow” – evoluzione diretta dell’evento Age of Revelation – rappresenta un momento di rinnovamento per il personaggio. Dopo decenni in cui Scott Summers è stato la figura disciplinata, strategica e razionale per eccellenza, Cyclops promette ciò come non si è mai visto prima: solo, spaventato e feroce, in un racconto di tensione fisica e psicologica che richiama i survival drammatici più intensi.

Il lavoro di Alex Paknadel, autore noto per la sua capacità di scavare nelle dimensioni etiche e filosofiche dei supereroi, punta a esplorare i limiti di controllo e potere, mettendo in discussione cosa significhi essere un leader quando non si ha più nulla da guidare. Alle matite, Roge Antonio promette un tratto dinamico e realistico, capace di restituire sia la brutalità della natura montana sia la fragilità di un uomo abbandonato al destino.

La copertina, firmata da Federico Vicentini, mostra un Ciclope segnato, quasi primitivo, mentre la montagna diventa il teatro di una rinascita violenta. La serie si annuncia come una discesa nella psiche di Scott Summers, dove il potere distruttivo non è solo quello che scaturisce dagli occhi, ma quello che nasce dal conflitto interiore di un uomo abituato a contenere se stesso.

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