Nel podcast The Batman Book Club, il noto Tom King ha parlato delle origini del classic Batman/Elmer Fudd, dell’influenza della serie Batman: Killing Time, del Joker in The Winning Card, oltre che dell’Enigmista, di Batman/Catwoman, The Penguin ed altro e spiegato perché Hollywood, negli ultimi tempi, sta riducendo i suoi impegni nei fumetti, pur rimanendo il fumetto il suo mezzo preferito per scrivere e leggere. Si è discusso del suo eventuale ritorno su Batman. E' stato detto che non solo sarebbe disposto a tornare, ma che in realtà lo ha già fatto.
Penso che sarà un numero unico. Non ne ho idea precisa. Mi ha detto: hai 40 pagine per fare ogni cosa tu voglia con Batman. È stato tutto molto spontaneo: io stavo passando davanti alla sua scrivania, e qualcuno mi ha dato 40 pagine… È stata una crisi esistenziale. Può essere Batman di ogni epoca, qualsiasi cosa… troppo! Dammi dei limiti, per favore. Non ho problemi a trovare idee, sono bravo in quella parte del lavoro però non riuscivo a pensare a un’idea per questo Batman. Ci sono più storie su di lui che su qualsiasi altro personaggio della fiction.
Quindi prima devi avere una buona idea, poi confrontarla con tutta la tua conoscenza di Batman, e scoprire che è già stata fatta… no, Tom, l’hai già fatta tu, quella l’ha fatta Scott, quella Grant, quella Engelhart. Cercavo cose tipo Whatever Happened to the Man of Tomorrow, una storia perfetta e autoconclusiva. Ma niente, finché un giorno, in aereo, ero seduto a pensare, ho ricordato una cosa stupida… ed è stato come un’illuminazione. È stato un momento di sollievo. Con quel nucleo d’idea potevo costruire qualcosa. Sono davvero orgoglioso di come è venuta.
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