Una buona idea sprecata in una trama semplicistica al di sotto dello standard basico di Diabolik. Così si potrebbe sintetizzare la storia pubblicata nel n. 5-2025 del re del terrore. In Astorina devono capire che non possono continuare a andare avanti con gli stessi autori, in specie con Andrea Pasini, il quale non è sullo stesso livello di Faraci o su piano più basso di Raffaele Altariva. Gomboli non sarà d'accordo ma i risultati sono molto deludenti. Non si può buttare una buona idea come quella vista in questa storia.
Non è in grado di imitare le voci tanto che deve fingere di avere la raucedine per giustificare il tono diverso alle vittime che stordisce con lo spray e rubare preziosi e le banconote. Il modus operandi però è quello di un dilettante. La polizia finisce per identificarlo dopo avere esaminato le immagini riprese dalle telecamere di una banca che aveva tentato di svaligiare per il fatto di avere compiuto sopralluoghi con una macchina di uso non comune. Si chiama Vittorio Parker e lavora come truccatore di cinema. La polizia non ha prove.
O almeno non le ha ancora benché lui si sente ormai un topo in trappola e confida le sue preoccupazioni alla fidanzata Diana, che lavora in un locale notturno dove le ballerine si esibiscono nude. Un'altra rapina viene compiuta mentre lui era in stato di fermo e questo per il momento allenta la pressione su di lui ma capisce che i suoi giorni di Camaleonte sono finiti così decide di piazzare il grande colpo: rubare i preziosi che ogni mese, Dimiti Bykov, un luogotenente di una banda del Northstand, acquista per il suo capo dai ricettatori.
Il suo piano prevede che siano coinvolte tre amiche ballerine di Diana ad ognuna delle quali promette 150.000 euro in caso di successo. Le ragazze accettano poiché gli viene chiesto solo di avvicinare le guardie di Bykov all'hotel Regina, luogo prescelto per la vendita, per stordirle con lo spray mentre lui prenderà il posto di Bykov. Qualcosa però va male. I gioielli dei ricettatori sono falsi. Parker si rende conto di essere finito in una trappola per ucciderlo e si toglie la maschera per affrontare i nemici, ma si tratta di Diabolik!
Le tre ballerine intanto portano a termine ciascuna i loro compiti e sono salvate appena in tempo da Eva che rivela loro la sua vera identità. Ma cosa è successo di preciso? Quando la polizia ha capito chi era il Camaleonte, Diabolik gli ha proposto di lasciare Clerville con una somma di denaro per ricostruirsi una vita all'estero mentre lui e Eva avrebbero usato le loro identità per il colpo contro Bykov che da tempo stavano preparando e che sarebbe stato semplice se nessuno avrebbe pensato di avere di fronte il grande Diabolik.
Con un finale deludente gli autori hanno rovinato sul nascere un gran personaggio che poteva essere il Camaleonte. Da segnalare le scene in cui le ballerine si mostrano seminude ma senza far vedere seni o culi poiché nel mondo di Diabolik questo tipo di scene sono bandite. Il Camaleonte però potrebbe ritornare in futuro dato che l'idea di fondo sebbene rovinata in questa storia potrebbe essere utilizzata da autori più capaci ed in contesti più convincenti dal punto di vista narrativo rispetto a quelli descritti in questa storia.
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