Il Dio del Tuono sta per entrare nella sua era mortale. The Immortal Thor si è ufficialmente conclusa con l’uscita del venticinquesimo numero, il 2 luglio. Questo numero epocale ha segnato la fine della battaglia di Thor contro Utgard-Loki e gli altri Antichi Dei perduti, che si è chiusa con la sua tragica morte per mano di Loki, suo stesso fratello. La sua scomparsa ha portato Thor a un confronto con quella che era la sua metà umana: Donald Blake, ormai conosciuto come il Dio delle Menzogne. Ma invece di affrontarlo in combattimento, Thor ha scelto di sottrarre l’unica anima umana che restava tra loro... e con questo gesto ha dato inizio alla sua nuova vita come il Thor Mortale. Testi di Al Ewing e disegni di Pasqual Ferry.
Secondo la sinossi ufficiale di The Mortal Thor (vol. 1) n. 1: “I miti norreni raccontano di dèi che camminavano sulla Terra, compiendo grandi imprese per i mortali che credevano in loro. Ma Asgard non è reale, e non lo è mai stata. Gli dèi non hanno mai solcato i nostri cieli, non hanno mai combattuto per la giustizia, né marciato accanto agli eroi. Era solo una storia. Nessuno verrà a salvarci. Ma da qualche parte in città… un uomo si sta risvegliando. Un uomo con un martello. Questa è la storia di Sigurd Jarlson, il THOR MORTALE!”
Dopo l’uscita di The Immortal Thor #25, Al Ewing ha spiegato che ora può “essere un po’ più aperto sulla vera natura del secondo atto della storia”. Riguardo l’arco narrativo che collega le due serie, ha dichiarato: “Era un’idea nata già nel pitch iniziale: volevo trattare Thor come un Dio vero e proprio, e dargli una storia davvero mitologica… Ma oltre a essere figlio di Odino, Thor è anche figlio di Gea. Così ci ritroviamo nell’inverno. Thor è morto, e Sigurd Jarlson cammina sulla Terra – senza poteri, senza fama, senza memoria. Eppure, il destino di Asgard e Midgard dipende da questo uomo mortale e dal suo viaggio per riportare la magia degli dèi sulla Terra. Ma per arrivarci dovrà combattere.”
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