Tex: Boselli lascia tra cali di vendite e problemi "personali"

Qualche settimana fa è arrivata la notizia dell'uscita di scena di Mauro Boselli dall'incarico di curatore delle serie di Tex per la Bonelli. Al suo posto è stato designato Sergio Giusfredi, ovvero il prediletto di Boselli che ne dovrebbe così continuare la non fortunata gestione. Si, perché da quando è arrivato lui nel 2012 le vendite di Tex sono calate della metà, passando da 210.000 copie alle 115.000 di oggi. In quanto ex lettori di Tex non ci interessa molto la tenuta della collana di Aquila della Notte benché alla Bonelli interessi parecchio dato che se non hanno ancora chiuso i battenti è solo perché i vecchietti che comprano ancora Tex ne giustificano la sopravvivenza sul mercato. Ma cosa c'è dietro questo cambio?

E' stato Boselli ad andarsene (come sostiene lui, in pensione) o é stato cacciato dall'editore a causa dei cattivi risultati della sua gestione? Sul forum di Tex è partita una interessante discussione da cui è stato possibile trarre tante notizie, alcune assolutamente inedite e incredibili, che gettano un po' di luce in questo mistero. Secondo noi, è più credibile che sia stato mandato via dato che le vendite nella sua gestione si sono dimezzate. Naturalmente, il diretto interessato negherà ogni responsabilità in questo flop ma i numeri parlano da soli. In primis, è importante notare che, come ricorda l'utente Ymalpas, Boselli è stato nominato curatore nel marzo 2012, pochi mesi dopo la scomparsa di Sergio Bonelli.

E questo fatto dice molto: con Sergio "ancora" presente le cose sarebbero andate così? A nominarlo fu Mauro Marcheselli allora direttore editoriale e anche questo fatto si presta a considerazioni critiche perché Marcheselli ha gestito Dylan Dog dal 1993 al 2010 in modo disastroso, tanto che le vendite della serie dell'Indagatore dell'Incubo scesero da 530.000 copie a 190.000 copie (oggi ne vende 44.000). Un anno dopo Marcheselli nominò Recchioni curatore di Dylan Dog e anche questa scelta si sarebbe rivelata disastrosa. Siamo convinti che se Sergio fosse stato ancora lì, né l'uno né l'altro sarebbero arrivati al potere. 

Boselli non è mai stato molto amato dai lettori, che gli attribuiscono una certa verbosità e un rimestare continuo delle stesse idee, degli stessi schemi ripetuti a ciclo costante. Adesso tutti sperano che Giusfredi ponga fine a questo sistema, ma sarà difficile. Boselli ci tiene a ricordare nella discussione che non uscirà completamente di scena, continuando a curare Tex Willer, la serie del giovane Tex e quindi come è accaduto per Dylan Dog (che oggi ha due curatori), anche per Tex i capi gestione saranno due. Beh, c'è chi ha osservato che quanto meno ciò che non ha funzionato in Tex sarà contenuto solo in Tex Willer (il male minore). 

La grande parte dei commenti sono di lettori ossequiosi che considerano Boselli il migliore scrittore dell'universo, ma non è che l'opinione di una decina di persona potrà cancellare le critiche costanti che lo hanno accompagnato dal 2012 a oggi. Tra gli ossequi, alcuni ai limiti dell'asslicking, ce ne sono alcuni che offrono importanti punti di discussione e particolari inediti che fanno capire come stanno davvero le cose oggi nel mondo texiano. Non tutti gli ossequi sono stati graditi. Secondo Jeff Weber, Bonelli sarebbe stata ingrata verso Boselli a mandarlo via. Boselli ha risposto: dovevo restare fino al rimbambimento senile? 

A 72 anni non si rimbambisce (Max Bunker che ha 86 anni scrive ancora Alan Ford, anche se i segni di un certo "declino mentale" si notano nelle storie). E' il suo modo di rispondere piccato quando si imbatte in affermazioni che non sono solo di lode. Jeff Weber insiste e osserva che anche in pensione, potrebbe continuare a fare il curatore. Boselli, sempre più irritato, risponde così: Il nostro Jeff sembra non avere idea della fatica enorme e logorante dell’immensa mole di lavoro del curatore. Non devo più correggere le storie altrui? Evviva! Posso fregarmene di errori, ritardi, discussioni, cianografiche, programmi, di fare uscire gli albi in tempo? Evvai! Boselli faceva tutto questo? Oh, povero Giusfredi... che ne sarà di lui?

E chi lavora in miniera che deve dire? O si spacca la schiena sotto il sole nei campi? In tutto ciò Boselli ha però trovato il tempo di scrivere 5800 messaggi nel forum di Tex (si vede che un po' di tempo gli restava per fare altre cosette). Boselli, sempre più incazzato, si scaglia anche contro la Bonelli, facendo capire che ora il suo rapporto con la casa editrice non è da ritenersi idilliaco e si lamenta del fatto che una serie che in oltre dieci anni ha triplicato le uscite avrebbe dovuto avere una intera squadra di redattori, mentre ha dovuto fare tutto lui e Giusfredi. Ok, ma perché lo dice adesso? Perché una stoccata così dura verso l'editore? Ora ci mancava pure il Boselli sfruttato da Bonelli... ora a essere spremuto sarà Giusfredi?

Si tenga conto del fatto che M. Boselli è stato sostituito due mesi fa anche dalla gestione di Dampyr, un'altra collana che negli anni è sempre calata nelle vendite (oggi gira sulle 8.000 copie e rischia di chiudere a breve). Sorvolando sulle fin ossequiose celie degli altri utenti, solo Jeff Weber fornisce utili elementi alla discussione con annesse risposte incazzate di Boselli. Poi arriva Carlo Monni a inserire nella discussione alcuni fatti sorprendenti. In un messaggio datato 10 luglio, scrive: circa tre anni fa Boselli ha avuto un serio problema di salute che gli ha impedito di lavorare per diverso tempo, poi lo ha costretto a diradare i suoi impegni e quasi sicuramente è stato determinante nel fargli prendere la decisione di andare in pensione. Oh, ecco svelato l'arcano: Boselli lascia perché non sta bene?

E di quale problema di salute si tratterebbe? Monni parla di un problema sorto circa tre anni fa, nel pieno del periodo vaccinale. Il che fa presumere che possa trattarsi di problemi simili a quelli sorti nello stesso periodo ad altri, come Castelli e Manfredi, ora deceduti. Una ipotesi tutt'altro che peregrina data l'incidenza statistica della vaccinazione (e l'elenco di autori scomparsi negli ultimi tre anni post-vaccinali è enorme). Continua Monni: Durante questo periodo il peso del lavoro redazionale è ricaduto tutto sulle spalle di Giusfredi che si è sottoposto ad orari impossibili pur di rispettare le scadenze non sempre riuscendoci. La serie a striscia che doveva uscire nel 2023 è slittata al 2024 ad esempio. 

Questa è la ragione per cui ha dovuto rinunciare al ruolo di curatore di Dampyr e seguire entrambe le serie era oltre le sue forze. Ne emerge un quadro molto grave in cui Boselli per gravi problemi di salute negli ultimi tre anni ha dovuto caricare Giusfredi della grande mole del suo lavoro e ora è arrivato al punto che deve andare via. Ma perché la Bonelli non gli ha mai assegnato altri assistenti? Beh, è tipico di un certo ambiente lavorativo essere sfruttati, spremuti fino alla fine ed anche nel mondo del fumetto non è molto diverso. Tex sarà meglio o peggio di prima? La cosa non ci riguarda. Abbiamo smesso Tex quando era evidente che la serie fosse avviata al declino e che in questi anni è stata in situazione emergenziale.

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